Corruzione ed estremismo

L'articolo "Corruption and Extremism" esplora una dinamica cruciale nella politica democratica: come la percezione della corruzione spinga i partiti di opposizione, o le minoranze politiche, a radicalizzarsi e virare verso l'estremismo. Anche se la corruzione danneggia tutti i cittadini, i votanti della minoranza sono più propensi a orientarsi verso rappresentanti estremisti quando percepiscono un sistema politico corrotto. Questa reazione si verifica perché i politici estremisti, che normalmente hanno meno probabilità di vincere contro avversari moderati, hanno un incentivo più forte a contrastare la corruzione. Per loro, il "costo opportunità" di prendere una posizione intransigente sulla corruzione è minore, perché hanno meno da perdere.

L’articolo, firmato da Attila Gáspár, Tommaso Giommoni, Massimo Morelli e Antonio Nicolò, è stato pubblicato sul Journal of Development Economics. In un modello teorico, gli autori dimostrano che se il livello di corruzione atteso è alto, la scelta di equilibrio nelle primarie porta effettivamente a un rappresentante moderato per la maggioranza e a un rappresentante estremista per la minoranza.

  Come è stato applicato il modello in Indonesia?

In Indonesia, l'analisi si concentra sul sostegno ai partiti islamisti tra le minoranze etniche in risposta a scandali di corruzione e audit finanziari. La ricerca ha dimostrato che la corruzione può spingere le persone a sostenere partiti più estremisti, ma questo avviene soprattutto tra i gruppi che si sentono in una posizione di "minoranza" o opposizione. È un po' come se, sentendosi svantaggiati o non rappresentati, e vedendo la corruzione, questi gruppi si rivolgessero a forze più radicali per cercare un cambiamento.

Per il periodo 1999-2004 (il primo ciclo dopo il ripristino della democrazia), il segnale di corruzione è stato rilevato dai rapporti dei media sugli scandali di corruzione locali. Questi erano i primi segnali di corruzione riguardo alla nuova élite democratica dopo il regime di Suharto. Per il periodo più recente 2014-2019, si sono usati i risultati degli audit finanziari condotti dall'Ente di Controllo dell'Indonesia (BPK) sui bilanci dei governi locali.

I risultati empirici in Indonesia hanno supportato fortemente la previsione del modello: un aumento dei segnali di corruzione ha portato a un incremento significativo del sostegno per i partiti islamisti, ma questo è avvenuto solo nei villaggi dominati da gruppi etnici minoritari.

  Invece in Brasile?

A differenza dell'Indonesia, per il Brasile, i ricercatori hanno misurato l’estremismo in termini di estremismo politico, sia di sinistra che di destra. Lo studio esamina il voto per partiti di estrema destra o sinistra in comuni dove il governo locale è in opposizione a quello statale, in seguito a audit di corruzione casuali.

L'aumento dei segnali di corruzione (cioè, la scoperta di irregolarità) ha portato a un incremento significativo del sostegno ai partiti estremisti, ma solo nei comuni che si trovavano in opposizione rispetto al governo statale.

Il caso brasiliano ha quindi rafforzato la conclusione che la corruzione, quando viene resa pubblica, induce le fazioni in opposizione a orientarsi strategicamente verso partiti estremisti.

  Che implicazioni possono avere questi risultati in contesti non democratici?

Questi risultati possono essere utili anche nello studio dei conflitti etnici e civili in contesti non democratici, dove una contesa violenta per il potere può sostituire la contesa elettorale. I palestinesi hanno aumentato il loro sostegno ad Hamas dopo la scoperta della corruzione di Arafat, Hezbollah è diventato il rappresentante scelto degli interessi sciiti in Libano dopo lo scandalo di corruzione di Amal. Esiste una forte relazione tra corruzione e presenza di gruppi di opposizione estremisti e un conseguente alto rischio di conflitto.